Chi salverà il nostro megaTv ad alta definizione?

Alta, altissima.  E presto vecchissima, obsoleta. Attenzione: potrebbe essere questo il destino della pregiata e assai costosa “alta definizione” del nostro mega-televisore a schermo piatto. I produttori aspetteranno un po’ a dircelo. E si capisce perché. Ci vuol poco a innescare la spirale di dubbi e di remore che ci attanaglia quando compriamo il nuovo super-telefonino. Oppure il Pc portatile. O anche il semplice “pen drive” dove stipiamo la nostra vita trasformata in bit.

“E’ vero che sta per arrivare il nuovo modello che costa meno e funziona meglio”? Vero, verissimo. Sempre.

Maledetta Tv. Ci si mette pure lei. Zitti tutti. Ma a rompere la consegna al silenzio sono i supertecnici dell’Itu, l’Unione internazionale delle Telecomunicazioni. Quelli che pianificano e coordinano i nuovi standard tecnologici, cioè il progresso, dunque gli orizzonti del mercato. Insomma, il futuro.

I due milioni di pixel che ci deliziano dal nostro nuovo schermo piatto ad alta definizione? Bazzecole. Ecco a voi non 3, e neanche 13, bensì 33 milioni di pixel. Parola di Itu (clicca qui): i primi apparecchi sperimentali UHDTV (Ultra High Definition Television) hanno già dato prova di esistere ad Amsterdam, non in laboratorio ma in rete (ovvero captando il segnale, anch’esso sperimentale, che qualcuno sta già trasmettendo in aria). Il “trial” commerciale? Già l’anno prossimo. Le Olimpiadi di Londra verranno trasmesse così, anche se solo in parte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *