Incentivi al fotovoltaico. Signori si chiude prima

Signori si chiude. Prima del previsto, dell’annunciato e del promesso. Perché il Governo ha forse fatto bene i calcoli sul costo miliardario dei gli incentivi sin qui concessi, e che dovranno essere garantiti ai vecchi impianti, per impegni precedenti, lungo i prossimi venti anni. Ma ha stimato forse con leggerezza i calcoli su quel che si potrà erogare con il Quinto conto energia che entrerà in vigore a fine mese. Risorse a disposizione? Praticamente nulla. Decretando addirittura la morte del nuovo sistema fin dalla sua nascita, dice qualche autorevole analista. Bisogna comunque dare atto al Governo che era oggettivamente difficile aprire di più i rubinetti finanziari, dopo le super-generose erogazioni al solare fotovoltaico degli anni passati. Ma tutto questo penare per un conto energia che si rivelerà inutile o quasi? Qui di seguito la versione estesa dell’articolo pubblicato questa mattina sul Sole24 Ore.


Sorpresa, davvero imbarazzante per tutti. Dopo uno slalom tra mille polemiche e mediazioni il Quinto Conto energia che taglia gli incentivi al fotovoltaico (anche se li riqualifica premiando le soluzioni più efficienti) rischia di nascere morto o comunque moribondo. Nel senso che il "tetto massimo annuale" delle risorse a lui dedicate, ovvero 6,7 miliardi di euro di incentivo cumulato con le remunerazioni delle quattro precedenti edizioni del "conto", rischiano addirittura di esauristi prima della partenza del nuovo regime, fissata a fine agosto. O comunque di durare assai meno dei "cinque semestri" che erano stati stimati dal Governo solo poche settimane fa.

L’allarme, e i calcoli, vengono dagli analisti dei due portali specializzati Quotidiano Energia e QualEnergia. Decisamente pessimisti i primi, che danno per morto il Quinto conto ancor prima della partenza. Più prudenti i secondi, che tracciano comunque un’orizzonte di "sopravvivenza" di poche settimane o al massimo qualche mese.

Sta di fatto che in virtù dell’accelerata che gli operatori stanno dando all’entrata in funzione degli impianti nel tentativo di rientrare nei più favorevoli incentivi del quarto conto energia, il 12 luglio scorso è stato ufficialmente raggiunto il il tetto massimo dei 6 miliardi di euro di incentivo annuo cumulato oltre il quale scattano appunto i 45 giorni di "ultima corsa" prima dell’entrata in vigore del nuovo e meno generoso sistema. Un’ultima corsa che garantisce comunque la vecchia remunerazione.

Ma ecco che il contatore dei sussidi continuamente aggiornato sul sito del Gse (il gestore del sistema elettrico che li amministra) è già attorno ai 6,1 miliardi. «Ossia 100 milioni di euro di nuovi incentivi in meno di una settimana, con un ritmo di 20 milioni al giorno. Basta fare due calcoli – sostengono gli analisti di Quotidiano Energia – per capire che con questo trend il tetto dei 6,7 miliardi verrà raggiunto entro il 20 agosto». Certo «non è detto che si vada avanti a questi ritmi, anche perché nel settore comincia a sentirsi una certa carenza di materia prima e componentistica. Ma anche i più ottimisti dicono che il V conto energia non sopravviverà alla seconda settimana di settembre» precisano. E «dal momento in cui l'Autorità avrà certificato il raggiungimento dei 6,7 miliardi, ci sarà una franchigia di 30 giorni, dopo di che anche i nuovi incentivi finiranno».

Più prudente il direttore scientifico di QualEnergia, Gianni Silvestrini, che da qui a fine agosto prevede comunque un significativo rallentamento delle nascita dei nuovi impianti. Ma anche nell’ipotesi più tranquilla «le risorse disponibili per il Quinto conto energia si ridurranno da 700 a 400-500 milioni e con ogni probabilità si esauriranno già il prossimo anno, a fronte di installazioni per una potenza di circa 3 GW».

Il ogni caso lo stop totale ai sussidi per i pannelli solari è davvero vicina, visto che il Quinto conto energia» è, come ha declamato a chiare lettere il Governo, l’ultima onda di incentivazione riservata al fotovoltaico per traghettarlo verso la "grid parity", ovvero la competitività rispetto alle altre fonti per la generazione elettrica al netto di ogni forma di aiuto.

 

3 comments on “Incentivi al fotovoltaico. Signori si chiude prima

  1. rufus

    quello che sconcerta e’ la totale assenza della salvaguardia dei diritti acquisiti, e penso io, per ignoranza della materia;
    i ns ministri sanno che partendo a gennaio di quest’anno una pratica a tetto con eternit, e’ in dirittura d’arrivo adesso ??? (luglio)?
    Sicuramente no, e invece che uccidere il mostro della burocrazia italiana (perdiamo due punti di pil l’anno per questo) cosa fanno ? Uccidono il sistema incentivi ! Bastava ridurli in base all’installato e si arrivava alla greed parity senza tutti i morti (economicamente) che invece si sono fatti. Piu’ tutti i ricorsi che saranno persi dallo stato italiano, per questo modo di fare leggi in modo truffaldino, retroattive, e senza un senso.Grazie ministri, grazie, per averci messo in agonia asfissiante, grazie.

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  2. edoardo beltrame

    rif articolo di ieri sul boom di rincari per le pmi.
    la tabella che deriva dagli studi del NUS indica la composizione del prezzo dei componenti in 162,6910. credo ci sia qualche problema di virgola ma forse mi sbaglio. sono 162 cents/kwh ? non credo forse sono 16,27 o mi sbaglio ? grazie e saluti

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  3. Federico Rendina

    Ha ragione. Il problema di virgola ha origine direttamente nello studio Nus (scaricabile da questo blog). Errore coplevolmente sfuggito ai nostri controlli nella trasposizione della tabella, come evidente dal confronto con la torta superiore, che riporta le cifre corrette. Grazie per la segnalazione.

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