Roma, la buca che fa la spia

Può mai una buca, una semplice buca, fare la spia del buongoverno o malgoverno della città più prestigiosa e tormentata d'Italia? A Roma sbanda la politica, come sbandano le macchine e trovano terra gli scooter. Grazie (si fa per dire) ai crateri che da sempre dominano il manto stradale capitolino.

Crateri che si aprono con due gocce di pioggia, vengono richiusi malamente, si riaprono, proliferano. Un gruviera imbarazzante. Pericoloso e per nulla gustoso. I crateri non risparmiano le vecchie strade. Sono il martirio perfino di quelle nuove, appena riassaltate. Ed ecco il loro involontario ma chiarissimo effetto spia delle capacità amministrative.

Non c'è bisogno di andar a Stoccolma o ad Helsinki, dove le strade resistono per anni, senza alcun danno, all'assedio, laggiù davvero traumatico, di ghiaccio e neve. Basta andare a Bolzano per scoprire che una strada ben fatta, pagata all’appaltatore per quel che vale, deve resistere in piena salute almeno per qualche anno, pur in condizioni ambientali ben più critiche.

Ecco il problema delle strade della capitale, e con esso l'effetto spia delle capacità amministrative. Lo sanno anche loro, i sassi: se Roma è un fiorire di buche e perché non funziona il circuito manutenzioni-appalti-lavori-verifiche sanzioni. Ci sono le gare al ribasso. Che però, guarda caso, si concludono sempre con lavori assegnati a listini assai remunerativi. Lavori comunque assegnati con l'impegno (teorico) alla qualità minima. Con doverosa e richiesta garanzia, insomma. Come sempre si doeve (dovrebbe) fare.

Ecco i camion “grattoni” che preparano le vecchie superfici e con quell scusa riciclano gran parte del vecchio asfalto, anche quello che magari contiene un mix non proprio corretto di bitume e “riempitivi” vari, Poi, con qualche avarizia, le betoniere non il materiale “fresco”. Infine il cosiddetto collaudo. Tutto bene, tutto ok. Salvo accorgersi, dopo appena qualche settimana, che l'effetto groviera e garantito. Sbocciano le buche. Cadono i romani. Spesso fanno causa, vincendola. Quando, beninteso, non ci mettono la pelle.

Siamo romani. La confusione istituzionale della Capitale in questi giorni è conclamata. Ci servono certezze, riferimenti. Perché non prendere proprio le buche? Quando non si riapriranno dopo 15 giorni dai lavori potremmo dire che il risanamento delle capacità amministrative della capitale sarà avviato. Prima no.

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